Sociale - Per alloggi pubblici troppo bloccati

Acer punta a più rotazione

CARPI – Ha chiuso con un piccolo utile di poco più di 26 mila euro il bilancio 2016 di Acer Modena, l’ente che gestisce a Modena e in provincia gli alloggi in gran parte comunali destinati all’edilizia residenziale pubblica e all’edilizia residenziale sociale, cioè in pratica, gli alloggi di proprietà degli enti pubblici destinati alle fasce più deboli della popolazione e concessi a canoni di particolare favore. Acer gestisce annualmente oltre 7 mila alloggi e sviluppa un volume d’affari che lo scorso anno ha raggiunto i 12 milioni di euro. L’ente ha accumulato, nella sua non facile attività, un ingente monte di crediti non riscossi che, al 31 dicembre del 2016 ammontava a ben 4,6 milioni  di affitti insoluti. Ma Acer rimane un semplice gestore per conto dei Comuni i quali sono i proprietari degli alloggi concessi in affitto. La situazione a Carpi a illustra l’assessore ai servizi sociali del Comune di Carpi, Daniela Depietri: «Il patrimonio immobiliare destinato a edilizia residenziale pubblica e sociale è composta a Carpi da 620 alloggi – afferma l’assessore – pochissimi dei quali ogni anno si rendono disponibili per la rassegnazione a nuovi inquilini, diciamo dai venti ai venticinque ogni anno. Recentemente, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione, siamo riusciti a ristrutturare cinque alloggi che erano rimasti vuoti e a ricollocarli immediatamente dopo la fine dei lavori. Atri due alloggi ristrutturati saranno assegnati a breve dopo l’aggiornamento periodico delle liste d’attesa che ha luogo ogni sei mesi. La lista di nuclei familiari in attesa di alloggio a canone sociale è ancora piuttosto lunga, complice anche il protrarsi della crisi e, per quanto ci riguarda, non è facile trovare una soluzione per i richiedenti in quanto il nostro patrimonio immobiliare è sostanzialmente composto da alloggi di piccola metratura mentre le famiglie in attesa sono soprattutto famiglie numerose che necessitano di alloggi medio-grandi».

Gli ultimi acquisti immobiliari effettuati dal Comune per far fronte all’emergenza abitativa?

«Due anni or sono abbiamo acquistato alloggi nuovi a San Marino. Dobbiamo porre mano a Cortile ad una palazzina di nostra proprietà che è stata irrimediabilmente lesionata dal terremoto. La Regione, dal canto suo, ha concentrato le risorse in questo settore solo sul fronte della ristrutturazione e la manutenzione del patrimonio immobiliare esistente. E’ previsto un nuovo bando per l’assegnazione di fondi a cui riteniamo di poter partecipare prossimamente».

Nel frattempo?

«Nel frattempo il Comune di Carpi ha adottato un nuovo regolamento che stabilisce nuovi criteri di decadenza da parte degli attuali assegnatari in mancanza dei requisiti necessari per mantenere l’alloggio pubblico a canoni convenzionati. Per i nuovi criteri di accesso e di permanenza negli alloggi di proprietà comunale proprio nei prossimi giorni sarà attivato un tavolo di confronto a livello provinciale in modo da poter uniformare i criteri per tutta la Provincia».

f.s.

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