È stato inaugurato poco più di un anno fa, dopo un lungo lavoro di riadattamento di una parte dell’ospedale Ramazzini, quello un tempo occupato dalla Pediatria. Oggi, a un anno di distanza, si possono tirare le somme di questo primo periodo di lavoro del Laboratorio Antiblastici dell’Ausl e, con una certa soddisfazione, si può affermare che l’investimento effettuato sta dando i suoi frutti.
Collocato al primo piano dell’ala sud est del Ramazzini, il laboratorio occupa attualmente tre farmacisti e quattro tecnici di laboratorio, formati appositamente per la preparazione dei farmaci antitumorali che vengono somministrati nei cinque Day Hospital attivi sul territorio provinciale: oltre a quello di Carpi anche quelli di Mirandola, Pavullo, Vignola e Sassuolo.
Ad un anno di distanza dall’avvio dell’attività in questa struttura d’avanguardia, realizzata anche grazie a un finanziamento, fra gli altri, della Fondazione Veronesi di Milano, sono i numeri a parlare dell’importanza del lavoro svolto: “Ogni mese – afferma l’Ausl – il laboratorio allestisce in media 1.100 terapie, con una spesa mensile per farmaci oncologici pari a circa 420 mila euro. Il 35 per cento dei farmaci serve il Day Hospital Oncologico di Carpi, un altro 35 per cento è destinato a Sassuolo.
A Mirandola ne viene inviato il 12 per cento mentre a Vignola e Pavullo il 9”. Posto sotto la direzione della dottoressa Nilla Viani, direttrice del dipartimento interaziendale dell’Ausl, il laboratorio è una centrale unica di produzione deputata alla realizzazione di farmaci antitumorali calibrati e personalizzati per ogni paziente.
