Immigrati (forse profughi) ai lavori socialmente utili, con elemosina

La foto è di repertorio, ma la situazione è identica: immigrati, forse profughi al lavoro sulla via Molinari, in zona ospedale, a estirpare erbacce che erano lì da tempo immemorabile e a raccogliere foglie poi racchiuse diligentemente in sacchi. A eseguire il lavoro a regola d'arte, a detta dei testimoni, erano due ragazzi di colore, con tanto di ramazza e pettorina. E' accaduto questa mattina e molti lo hanno notato con favore. Qualcuno ha anche notato, tuttavia, che i due avevano esposto una scatola da scarpe per raccogliere l'obolo di chi si sentisse eventualmente obbligato per riconoscenza. Il che sarebbe risultato sconveniente se i due fossero stati incaricati da qualche cooperativa sociale che li avesse messi all'opera su uno dei progetti predisposti dal Comune.

 

In Comune, però, non ne sapevano nulla e in ogni caso, hanno spiegato, gli immigrati profughi che vengono impiegati nei lavori socialmente utili segnalati dall'Amministrazione comunale sono seguiti da un tutor e mai lasciati soli. Resta dunque l'altra ipotesi: e cioè che i due abbiano fatto tutto da soli, procurandosi pettorina e ramazza, oltre a ingegnarsi per racimolare qualche soldo, senza peraltro obbligare e assillare nessuno.

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