Carpi, la presentazione di Leonardo Blanchard

Nel cuore del Cabassi, è stato presentato Leonardo Blanchard, difensore prelevato dal Frosinone durante la sessione di mercato estiva.
 

“Il Carpi ha lavorato bene e ha dimostrato di volermi a tutti i costi. Avevo richieste in B e in A; purtroppo a Frosinone avrei dovuto aspettare tanto per poter tornare nella massima serie. Avrei in pratica dovuto aspettare agosto, ma nel frattempo è arrivata l’offerta del Carpi e del direttore. A Frosinone ho fatto quattro anni al massimo, quest’anno mi sono venute a mancare le motivazioni, perché non credo avrei potuto dare di più con quella stessa maglia. Purtroppo ci sono state incomprensioni, il presidente ha fatto una conferenza stampa dove diceva che volevo far valere la clausola rescissoria. La gente ha pensato che fossi io a volermene andare e non l’ha presa bene. Questa incomprensione mi ha ferito, perché sono legato a quella curva e quella gente. Ho dovuto mandare una raccomandata per la clausola, ma non volevo sfruttarla. Mi sono messo d’accordo col presidente per abbassare la cifra rispetto alle richieste. Non sono partito per la clausola, ma per i soldi offerti dal Carpi. L’ultimo giorno, nonostante tutti mi avessero massacrato, mezz’ora prima dell’amichevole sono andato in mezzo ai tifosi, ho parlato coi capi ultras e si è creato un gruppo di 100 persone ad ascoltarmi. Mi hanno abbracciato e c’è stata gente che piangeva, io compreso. Ci tengo a far capire che sono legato a loro, ai tifosi e alla città. Ora però penso al Carpi, nonostante i ricordi rimangano indelebili. Sicuramente prima di della gara con il Frosinone parlerò e spiegherò tutto”.

“Romairone mi ha spiegato come funziona qui, con una filosofia simile a quella di Frosinone. Ci ho fatto un pensiero, tornare in Serie A sarebbe stato bello, ma il tempo stesso avrei dovuto sgomitare parecchio. Ho scelto di venire qua. È stata una situazione improvvisa, ma penso di aver fatto la scelta giusta”.

 “Sono qui da 10 giorni, ma mi sembra di esserci da 10 anni. Ho trovato ragazzi giovani venuti dal basso come me e mi sono ritrovato parecchio. Qui sappiamo come raggiungere gli obiettivi, perché abbiamo tutti fatto scalate importanti. Cercherò di adattarmi alla loro mentalità, ma anche io ho vinto tanto e posso sicuramente portare la mia esperienza: so cosa si deve fare per vincere, come i miei compagni. Possiamo essere complementari, certo, ma non sono uno che sta zitto in campo e nemmeno in spogliatoio. Non ho la presunzione di essere superiore, perché qui c’è gente di cuore che sa fare il suo lavoro con passione e voglia”.

“Qualitativamente siamo una buona difesa per la Serie B. Io e Gagliolo due anni fa siamo stati i migliori della cadetteria, ovviamente la Serie B è un campionato difficile, dove non basta essere forti sulla carta. Dovremo dimostrare il nostro valore in campo”.

“Oltre alla prestanza fisica ho l’abitudine di impostare e far ripartire da dietro. Castori ci chiede verticalizzazioni e pressing, mi ha chiesto anche di lanciare per le punte e per gli esterni, ma l’importante è non mollare fisicamente. Siamo sulla strada giusta, appena arrivato ho capito perché il Carpi ha avuto sempre più benzina degli altri. Noi difensori centrali dovremo essere la forza della squadra.”.

“Favoriti? Chi si sente favorito ha già perso in partenza. Io e miei compagni abbiamo una retrocessione sulle spalle e non sarà facile. Bisogna capire dove possiamo arrivare, indicativamente a novembre si saprà dove possiamo arrivare. Abbiamo voglia di giocare e di partite vere, per dimostrare di poter essere da A. Un anno in Serie A è poco, ho 28 anni e spero di tornarci per restare. Non abbiamo acquisito niente e non siamo soddisfatti, visto che siamo retrocessi”.

Pietro Turchi