La si può considerare un tentativo, comunque positivo, ma non certo sufficiente a risolvere le numerose criticità del mondo dello sport oggi. Presentata mercoledì scorso, alla Festa de l’Unità di Carpi, la nuova legge regionale sullo sport, non ha ottenuto larghi consensi tra i presenti (una trentina di persone), tutti rappresentanti del mondo sportivo locale.
A coordinare i lavori era l’ex Sindaco e ora Consigliere regionale, Enrico Campedelli, che ha ospitato sul palco Paolo Calvano, segretario regionale Pd e promotore del disegno di legge, l’attuale Sindaco di Carpi Alberto Bellelli, il presidente provinciale Uisp, Giorgio Baroni e il presidente della Consulta per lo sport di Carpi, Nilo Diacci.
Il testo, approvato in maggio, non è altro che una sintesi delle due precedenti leggi regionali, ora abrogate e racchiuse nel nuovo provvedimento che introduce anche alcune novità, a partire dalla sburocratizzazione (è stato tolto l’obbligo d’iscrizione al registro delle Associazioni di Promozione sociale: basterà l’affiliazione al Coni, a Csi e Uisp o a enti analoghi per proporsi alle attività pubbliche), passando per il sostegno alle attività sportive nelle scuole (in particolare quella elementare, attraverso l’intervento delle associazioni sportive locali, ma l’obiettivo è finanziare un’ora di lezione in più rispetto al programma), per la promozione del turismo attraverso iniziative strutturali e grandi eventi, fino all’importante tematica della sicurezza e dell’ammodernamento degli impianti sportivi presenti sul territorio.
Sono infatti 20 milioni di euro i fondi messi a disposizione dalla Regione, con il contributo dell’Unione Europea, per gli interventi di messa in sicurezza e ristrutturazione di spazi e strutture, oltre a fondi di garanzia a sostegno degli investimenti.