TERRITORIO - Ruspe in azione per Life Rinasce che dovrebbe sistemare l’idraulica a sud est

Cavata: gli scavi dell’ultimo atto

Un grande bacino profondo un metro sta per essere ricavato all’origine della Cavata orientale su terreno espropriato dal Comune Qui arriveranno le acque provenienti dal quartiere, “strozzate” all’altezza del ponticello e fatte rimontare per colmata lungo

CARPI – Per una volta le ruspe non dovrebbero apparire come un simbolo di cementificazione, ma di rinaturalizzazione ecologica. Sono quelle che hanno preso in questi giorni a scavare la cassa di espansione (ma la denominazione più corretta sarebbe “area umida”) di tre ettari di superficie e un metro di profondità, per una capacità potenziale – esageratamente potenziale, come vedremo – di 31 mila metri cubi d’acqua nei terreni agricoli dell’estremo sud est del capoluogo. Ci troviamo nell’area compresa tra il bacino Magnavacca, il Canale Quinto che collega il Canale di Carpi alla Lama e la Cavata orientale che separa dalla campagna il famoso comparto industriale Pp 11 imperniato sulla via Emilia Romagna. Qui i tecnici della Bonifica dell’Emilia centrale che hanno progettato l’opera hanno accompagnato sabato pomeriggio chi voleva visionare lo stato di avanzamento di una delle tre opere di rinaturalizzazione dei corsi d’acqua che interessano la campagna carpigiana, finanziati con 941 mila euro dell’Ue, 976 mila della Bonifica e il resto della Regione nell’ambito del progetto Life Rinasce.

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