di Rino Filippin
Una specie di “Grand Tour” settembrino sulla costa adriatica alla scoperta di insospettabili e bellissime aree naturali, di abitazioni un po’ troppo vicine al mare, di stabilimenti balneari infiniti e di guadi impossibili. Da Riccione a Termoli (due mondi distanti non solo geograficamente), prevalentemente a piedi scalzi, sul bagnasciuga. Non è mancato qualche “bypass” in treno, soprattutto a causa della mancanza di ponti pedonali sui fiumi del percorso. Ecco dunque la sintesi di questo inedito lentissimo viaggio durato una decina di giorni. E ricordiamo: non puoi dire di essere stato in un posto se non ci sei stato a piedi.