Il recupero dall’inagibilità post sisma di Villa Guerzoni a Rovereto seguito passo passo dallo Studio Archimede

Dall’incubo al sogno

Un incubo, durato quattro anni contati giorno per giorno e ora per ora: «Ma finalmente ce l’abbiamo fatta» dicono sollevati Neldo Guerzoni e la moglie Alma Righi. In questi giorni, esattamente il 13 luglio scorso a distanza di 1.422 interminabili giorni trascorsi da quando la loro palazzina di via Mazzini, a Rovereto, venne classificata E2, inagibile a causa delle scosse del sisma, hanno potuto farvi rientro e rimettere al loro posto gli oggetti, gli affetti e le abitudini di una vita.

Nella Rovereto che poco a poco sta cercando di tornare a essere quello che era, anche questo è un frammento di positività e ottimisimo. Piccolo, se si vuole, rispetto all’enormità del dramma del terremoto, ma grande per loro, Alma e Neldo: «Noi abbiamo sempre vissuto qui – dicono – Rovereto è sempre stata il nostro riferimento, la nostra vita. Ci abbiamo cresciuto i nostri due figli; ci abbiamo fondato nel 1977 l’azienda che ci ha dato da vivere la GuerZon di maglieria e confezioni. Lei non può immaginare per noi che cosa significhi rientrare nella casa che ci siamo costruiti con tanto lavoro e fatica».

Più che indulgere tuttavia ai ricordi del periodo di provvisorietà seguito alla paura di quei primi giorni dell’estate 2012 e alla desolante constatazione che nella casa non si poteva più entrare, il pensiero è ora rivolto alle incombenze del trasloco e alla soddisfazione per aver portato a compimento un’impresa tutt’altro che semplice. Con un preciso segno di gratitudine per Fabio Ghelfi, l’ingegnere dello Studio Archimede di Carpi che ha seguito passo passo la loro vicenda: «Ha fatto tutto lui – dicono i due diretti interessati – il tecnico e le pratiche burocratiche. Ci siamo affidati completamente e abbiamo trovato davvero un professionista che si è fatto carico della nostra vicenda».

E ora si guardano intorno, felici di aver ritrovato, rimesso a nuovo, quello che per un istante credevano di aver irrimediabilmente perduto. 

 

Studio Archimede: forgiato dalla dura scuola del sisma

Reca la data del 21 agosto 2012, la scheda Aedes contenente il verdetto: esito E2, danni gravi: «L’abitazione dei Guerzoni è risultata inagibile – spiega l’ingegner Fabio Ghelfi, che ha seguito per intero progetto e pratiche del recupero –. Il fabbricato presentava fessurazioni diagonali effetto del movimento torsionale subito dalle muratuure. Per le misure legate al consoldiamento strutturale siamo intervenuti solo sul piano terra: segno che si trattava di immobile ben progettato e ben costruito.  Lo abbiamo rafforzato con fibre di vetro e raddoppio di muratura, oltre a preoccuparci del miglioramento energetico di tutto l’edificio. Il progetto però è servito anche ad ammodernare l’immobile, eliminando il faccia a vista e migliorando il rendimento energetico con l’applicazione di un cappotto di una dozzina di centimetri di spessore. La pratica – aggiunge Ghelfi – è andata via in modo relativamente spedito: in tre stati di avanzamento lavori abbiamo potuto recuperare i 300 mila euro stanziati nell’ordinanza regionale. L’unico intoppo è stato il fallimento della Coop San Possidonio alla quale è subentrato il Gruppo Sicrea in forma di affitto di ramo d’azienda: data la prassi di appaltare i lavori, mantenendo alla capocommessa il solo capo cantiere, il rischio in questi casi è di perdere tutte le informazioni su quel che è stato fatto». Alla fine, però Sicrea, Rota infissi e Verri Facchini hanno portato a compimento l’opera, con il coordinamento dello Studio Archimede.

E’ un gruppo fatto di giovani, lo Studio Archimede guidato da Fabio Ghelfi, ma le pratiche del terremoto in tutta l’area del cratere lo hanno consolidato e reso molto esperto. Al proprio attivo ha infatti 14 pratiche Mude per complessivi 4,8 milioni di euro richiesti, 3,7 dei quali erogati; 13 pratiche Sfinge per 4,2 milioni, dei quali 2,5 erogati, mentre ha seguito le pratiche legate ai contributi Inail per adeguamento antisismico completo per conto di cinque aziende non danneggiate e per le opere di agibilità della prima fase per conto di 11 aziende danneggiate dalle scosse.

(foto di copertina: lo Studio Archimede. Nelle altre foto, la villa, dettagli del prima, Neldo Guerzoni e Alma Righi)

 

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