Fu nella ormai lontana primavera del 1971 (è quasi trascorso un mezzo secolo) che un gruppo di amici, abituali frequentatori dell’allora bar Derby di Carpi, a causa della sua chiusura a favore di una nuova gelateria, decisero di affittare una casa colonica con annessi un gioco bocce, due campi da tennis in mateco, un laghetto per pescare, uno striminzito campo di calcio e, ancora in costruzione, uno spogliatoio e una piscina. È dal quel primo gruppo di amici, trentatre in tutto, che prende le mosse la storia del Club 33 di Carpi che sabato ha inaugurato i suoi nuovi impianti acquatici e che punta oggi a diventare un nuovo punto di riferimento per i Carpigiani amanti dello sport e del relax a quattro passi da casa.
Il Club 33, infatti, sotto la presidenza di Marco Bellodi, prima, e attualmente di Sergio Longagnani e di un dinamico e rinnovato gruppo dirigente, ha intrapreso un importante percorso di rinnovamento e di ampliamento della sua già variegata attività aprendo ancora di più le porte alla città ed ai Carpigiani. Completamente nuovo l’impianto natatorio (realizzato da Bocchi Group e Piscine Castiglione), con una piscina di venticinque metri per gli adulti e una altrettanto ampia piscina per i bambini (15 metri per 15), dotata di angoli per l’idromassaggio e speciali tappeti elastici sul fondo per assicurare il massimo comfort per i più piccini. Rinnovato l’accesso all’area del Club, aggiornata l’impiantistica sportiva che offre ben tre campi da calcio (uno regolare, uno per gli amatori e uno per il calcetto a sette), campi da tennis all’aperto e al coperto, spazi per il beach volley, percorsi salute e ampi spazi verdi all’intorno. Novità anche sul versante della struttura ricettiva con la disponibilità di un ampio locale bar, di un agguerrito servizio ristorante (il Rosso Coral lo, ben noto ai buongustai) e sale per incontri e conferenze.
«Siamo attualmente 210 soci-famiglie, in pratica circa 700 fra soci e familiari – puntualizza Sergio Longagnani – e quindi il nostro è un Club “familiare”, ma abbiamo ancora spazio per allargarci a nuo vi soci e a nuovi amici. Lo sforzo che abbiamo fatto nel rinnovare le strutture del Club 33 sono proprio rivolte a questo». Incredibile il numero delle attività che il Club 33 svolge ogni anno: per restare nel solo ambito sportivo c’è la scuola calcio del Sassuolo, ogni estate da diversi anni a questa parte, la novità della Scuola Federale di Tennis diretta dal maestro Carlo Alberto Bonaretti e, sempre per i più piccoli, i campi gioco in collaborazione con il Surya.
Per quanto riguarda invece le iniziative ludiche e culturali c’è un secondo campo gioco “musicale” che si chiama “Musica d’insieme” durante il quale Cesare Barbi, batterista, e Marco Formentini, chitarrista, accolgono ogni anno 2025 ragazzi per fare musica assieme (e c’è sempre uno spettacolo musicale di fine corso molto frequentato ed applaudito) e ci sono i corsi di Cinema e Filosofia tenuti dal professor Pietro Marmiroli che fanno sempre il pieno. Poi c’è la gettonatissima Festa dei giovani (più di milleduecento ingressi a edizione) e la grigliata di luglio che è al tempo stesso la classica festa del Club con 600 commensali a tavola.
Dei 33 soci fondatori del Club 33, soltanto alcuni partecipano ancora alla vita del club da loro costituito. Ma l’attuale gruppo dirigente, come si è visto in occasione dell’inaugurazione dei nuovi impianti, sta portando avanti, con nuove idee e nuovi impulsi, la loro intuizione di allora. E il Club 33, che vuole crescere nella considerazione dei Carpigiani, sembra proprio indirizzato sulla strada giusta.
