Tra internet, giornali e tv, i titoli si sprecano e ormai il messaggio è chiaro: se qualcuno non fa subito qualcosa, questo miliardario superlaccato – eletto non si sa bene se dal popolo americano o dagli hacker russi – finirà col distruggere il pianeta. Più carbone, rimozione dei limiti di inquinamento atmosferico, stop alla collaborazione con la Cina e ai finanziamenti verdi. A cui, ciliegina sulla torta, si aggiunge il pericolo di conflitto nucleare: dato che secondo alcuni, nelle situazioni difficili Donald avrebbe il pulsante facile. Quello che non tutti sanno, per via della pesantissima campagna di disinformazione scatenata contro il suo governo, è che Trump, in realtà, ha più volte cercato di venire incontro alle istanze degli ambientalisti: per ridurre la C02, ad esempio, aveva proposto il blocco dell’acqua gassata; avrebbe anche voluto partecipare alla sacrosanta lotta contro il riscaldamento globale, ma il Congresso ha bocciato la sua proposta di togliere il riscaldamento agli immigrati di origine islamica.
25 Aprile 2017
Trump, dieci segnali di pericolo
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