Aimag: che cosa ci aspettiamo da un (eventuale) confronto tra i due Sindaci

Il Comitato Aimag per il Territorio invita a un confronto sul futuro dell'azienda il Sindaco di San Prospero e quello di Carpi, notoriamente schierati su fronti opposti, secondo la linea di frattura che si è creata dentro il Patto di Sindacato che univa la maggioranza pubblica della società. Non sappiamo al momento se Alberto Bellelli accoglierà l'invito a cimentarsi con Sauro Borghi, che è uno dei più convinti esponenti del fronte del Nord ostile all'attuale Consiglio di Amministrazione e che considera la via intrapresa l'anteprima del controllo di Hera sulla multiutility. Se il confronto avrà effettivamente luogo, temiamo che possa risolversi in dibattito tecnico in punto di diritto societario che non dirà nulla di nuovo rispetto a quanto emerso nelle ultime settimane.

Sarebbe bello, invece, affinché la materia cominci a coinvolgere un po' di più la pubblica opinione, che emergessero le due visioni che stanno attualmente dividendo i Comuni del Nord da quelli del Sud. Proviamo a riassumerle in un quesito: è più promettente, per Aimag, un futuro di attenta sorveglianza del proprio perimetro tutto sommato localistico dove ha finora dimostrato di operare bene, specialmente in ambito raccolta e trattamento rifiuti; o una prospettiva di sfide soprattutto in ambito idrico ed energetico non affrontabili senza un autorevole socio industriale? Detta altrimenti e un po' provocatoriamente: serve più, in ottica di nuovi scenari industriali e di difesa dell'interesse pubblico, l'Aimag piccola, provinciale e familistica cara ai Comuni dell'Area Nord; o quella che i Comuni dell'Area Sud ritengono rafforzata dal supporto di un partner come Hera, con il quale ci sarà da litigare un giorno sì e l'altro pure per farne prevalere la componente industriale su quella finanziaria? Meglio insomma la strada consolatoria delle sicurezze acquisite, dei manager fatti in casa, delle alleanze cercate nel territorio; o quella incerta delle grandi sfide affrontate con manager cercati dove serve e con un partner importante quanto ingombrante?

 

Se in particolare i due Sindaci spiegassero quali scenari si preparano per il futuro in ambito energetico, ambientale e idrico e per quale motivo ritengono adatto ad affrontarlo il format di Aimag da loro sostenuto, farebbero davvero un buon servizio ai cittadini utenti. Molto più del terrorismo falsario messo in giro nei giorni scorsi sui social, con lo spauracchio di un aumento indifferenziato del 20 per cento delle tariffe cui darebbe luogo un eventuale controllo di Hera su Aimag, quando anche i bambini sanno che le tariffe non le decide il singolo gestore ma un'agenzia centrale. O l'aver sostenuto che con Hera nel CdA Aimag non avrebbe mai concesso il rifacimento delle adduttrici dell'acquedotto di Carpi, quando all'epoca di quella decisione (piano industriale 2016-2018) nell'organo dirigente dell'azienda, allora composto da otto persone, sedevano non uno, ma due consiglieri di Hera, uno dei quali anche in veste di vicepresidente Aimag.