Cerimonia tra la legge del mercato e la sciatteria

Lo confesso, sono all’antica: mi ha fatto un po’ male al cuore veder ondeggiare, fra i banchi del mercato del sabato, tra abiti e manufatti made in China, fra frutta e verdura di stagione e qualche pentola di ultima generazione (quelle che non attaccano), il gonfalone della Città di Carpi, decorato di Medaglia d’argento al Valor militare e di Medaglia d’oro al Valore civile. Mi ha fatto anche un poco sorridere vedere la banda cittadina, inquadrata per quattro, stringere i ranghi, scompaginarsi e farsi strada quasi a gomitate in mezzo la gente che non capiva l’intrusione di un corteo con tanto di bandiere e labari nel bel mezzo dello shopping del sabato mattina fra le bancarelle. Mi ha deluso anche vedere che alla manifestazione del Quattro Novembre (che è al contempo festa “dell’Unità Nazionale” e festa delle Forze Armate) le bandiere delle associazioni combattentistiche e d’Arma si vanno riducendo di anno in anno, in particolare quelle dei gruppi partigiani (quest’anno due soli gli stendardi presenti). 

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