Il ventilatore e la percezione

“La differenza fra percezione e realtà non è banale: la realtà è oggettiva, più o meno, mentre la percezione è soggettiva”. Mattia Feltri sulla Stampa di oggi, in un corsivo dal titolo "Il ventilatore” della sua rubrica Buongiorno,  scomoda una metafora, per rendere l'idea: se in casa ci sono trenta gradi di calore e si accende il ventilatore, si ha subito la percezione del fresco, ma questo non toglie che i gradi restino trenta. Oltre la metafora, Feltri spiega che se partiti e giornali fiancheggiatori insistono sull'emergenza criminalità, è normale percepire un'insicurezza crescente anche se i dati dicono che gli omicidi (a parte i femminicidi) e tutti i delitti violenti sono in netto calo. segue

Venendo a Carpi, anche le statistiche su rapine, scippi, furti in casa o dalle auto in sosta, non annoverabili peraltro fra i “delitti violenti”, sono sempre state date in calo nei rapporti della Prefettura. E la stessa sequenza di rapine dei mesi scorsi ai supermercati, si è connotata come un fatto circoscritto, non espressione cioè di un contesto organizzato di criminalità. Tornando dunque alla metafora, Feltri accosta giornalisti e politici alla funzione del ventilatore che cambia la percezione della realtà, senza portare beneficio. L'esempio che propone è il seguente: “Quante volte – chiede – avete sentito Salvini soffiare sull'emergenza criminalità? Ora che gli è stato affidato un altro ministero – quello delle infrastrutture – Salvini ha individuato una nuova emergenza: gli incidenti stradali”. Anche qui, però, sottolinea sempre l'autore, i dati non gli danno ragione: è vero che in Italia gli incidenti mortali sono più che in Europa, ma i morti sulle strade, nel nostro Paese, sono passati dai 12,5 ogni milione di abitanti del 2001 ai 4,9 del 2021, per cui non c'è bisogno di leggi emergenziali. Conclusione di Feltri: Salvini non è un gran ministro, ma un buon ventilatore. Quanto a Carpi, lasciamo alla memoria e alla curiosità dei lettori scoprire chi e quanti siano coloro che utilizzano ogni occasione per produrre aria. I ventilatori nostrani, insomma.