Mattinata In via Sbrilanci

Via Ugo Sbrilanci è una delle tante stradine di Carpi. Non ci si entra in macchina a meno che non si abbia il contrassegno dell’handicappato o il permesso speciale per i residenti che non so neanche se glielo danno visto che la zona è strettamente a traffico limitato, molto limitato. E’, comunque, molto frequentata perché porta dritti dritti in piazzetta che, si sa, è al momento il centro più animato del passeggio carpigiano e anche dell’aperitivo, in quanto ci sono più bar che avventori, più sedie legate con la catena che panchine all’ombra, più cartelli con gli orari che esercizi veramente aperti. Via Ugo Sbrilanci è una di quelle strade che se qualcuno ti chiede dove sta non tutti lo sanno dire, fa parte del centro storico e se vuoi andarci devi mettere giù la macchina prima, che non è neanche facile. Eppure c’è già dentro un riassunto di tutto. Il bidoncino dell’indifferenziata lo hanno già cambiato, coi suoi buchi ben illustrati dalle immaginette incollate rotonde: carta, plastica eccetera, speranza vana di togliere la possibilità ai malfidati di buttare via un sacchettino anonimo e indifferenziato. Ci sono portoncini chiusi, cartelli con l’affittasi ingiallito, transenne pronte per essere distese a limitare l’accesso, marciapiede particolarmente pisciati da cani condotti a passeggio, bidoncini dell’umido e dell’indifferenziata appena svuotati con sopra il nome del proprietario e odori allegati. 

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