Tredici anni e Terza media

Mio nipote, quello più grande, quello che è già più alto di me e porta le scarpe numero 44, si appresta a fare l’esame di Terza media. Quindi una delle prime tappe di crescita verso la giovinezza. Così mi viene in mente il mio esame di Terza media dalle suore di via Ciro Menotti, la scuola che adesso ha un altro nome e un altro indirizzo. Ora, quello che mi ricordo non è l’esame e neppure il commissario esterno che ci doveva giudicare: mi ricordo la festa di quel compleanno, il giradischi, la stanza con vista sul parco, la canzone, l’aria piena di profumi di tiglio quelli di giugno, le biciclette in giro per i viali, le gonne a ruota, le cinture strette, le code di cavallo, qualche destino che cominciò lì a essere indirizzato. Una conobbe suo marito, ora divorziati. Neppure c’erano baci in quanto la festa si svolgeva alla luce del sole. Avevamo tredici anni, ma eravamo molto diverse da quelle che hanno tredici anni adesso.

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