Il terzo tempo

Di Livia Ravera, Edizione Bompiani 2018

Costanza ha sessantaquattro anni, è una donna colta, elegante e capricciosa che ha deciso di andare in pensione in anticipo, dopo aver insegnato per anni all’Università.

Ha un figli o adulto che vive in Texas e un ex marito, il paziente e premuroso Dom da cui ha deciso di divorziare senza motivi reali, ma per evitare che la vecchiaia e gli acciacchi che inevitabilmente l’accompagnano potessero guastare in altri modi il rapporto matrimoniale.

I due infatti continuano a vedersi, lui continua a proteggerla anche a distanza, cenano insieme ogni martedì sera.  

Proprio il giorno del suo compleanno, il padre di Costanza muore, lasciando la fi glia sgomenta a causa dell’eredità con cui si trova a fare i conti.

Il padre infatti, un glorioso partigiano il cui nome di battaglia era Athos, conosciuto e stimato da tutti per la sua intransigenza e il suo comunismo applicato a tutti gli aspetti della vita, si era ritirato a vivere gli ultimi suoi anni a Civita di Bagnoregio, “il paese che muore” e qui non solo aveva acquistato un convento, ma addirittura aveva spudoratamente giocato in Borsa, vincendo quasi un milione di euro. 

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