Una volta al Museo d’Arte di Brooklyn, lessi un cartello : “If you don’t know what to do, don’t do it here!” (“Se non sapete cosa fare, non fatelo qui” ) che in questi giorni a Carpi si potrebbe senz’altro parafrasare in “Se non sapete cosa fare, non fatelo come amministratori della città”. Venerdì 10 novembre, alla mattina, sono voluto andare a vedere la mostra di Baselitz, in chiusura il 12 novembre, al Museo del Castello.
Ho scoperto che è stata introdotta la Carpi Card: la comperi per 8 euro e puoi andare a vedere 8 locazioni nel giro di un anno. VabbÈ . Vado a vedere la mostra di Baselitz: xilografie installate su telai con vetri esposte lungo il corridoio al primo piano che circonda il cortile del castello. Di fronte alle opere ci sono delle finestre, da cui, nonostante le tende, bianche e troppo sottili, entrava la luce che si rifletteva assieme alla mia figura sulle opere. Veramente opere d’arte impossibili da osservare e godersi a causa di tutti questi riflessi. Decisi quindi di ritornare il giorno dopo, sabato, alla sera dopo le diciotto col buio.
Dalla bigliettaia del Museo mi sento dire che avevo già usato la Carpi Card per accedere al museo per cui non poteva farmi entrare! Alla fine mi ha fatto entrare comunque, ricordandosi della mia frustrazione che avevo espresso il giorno prima a causa della luce che si rifletteva sulle opere d’arte. Per inciso, ma neppure troppo, la biglietteria unica era già chiusa – chiude alle 18 – per cui non avrei potuto ricomperare il biglietto, che sarebbe poi un’altra Carpi Card perché non esiste più il biglietto per un singolo evento…
