Esplosione dei volumi

di Tiziano Morgillo

Ci siamo quasi ormai e diversi dati e indicatori cominciano a essere molto tirati e quotano a valori abbastanza elevati tali da indurre cautela nelle scelte finanziarie di molti operatori. È curioso come l’esplosione dei volumi scambiati delle azioni quotate in America dell’indice SP500 (come nel grafico allegato) sia molto simile a quella che si verificò tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007 quando pochi mesi dopo avremmo assistito a un crash finanziario con pochi precedenti storici. I più ottimisti diranno che tanto stavolta è diverso, i pessimisti vedranno la fine del mondo, i realisti ne prendono atto e cercano delle strategie difensive tali da compensare il futuro impatto negativo indotto dal prossimo crash finanziario senza alcuna velleità previsiva.

 

Ancor più evidente questo pattern tecnico sui mercati emergenti che ormai vacillano sull’orlo di una crisi mondiale. Purtroppo, a mio modesto parere, la politica monetaria non convenzionale adottata dalle principali banche centrali del mondo, Fed in primis, comincia a provocare i suoi effetti negativi che stanno già affossando le economie di diversi paesi mondiali, soprattutto quelli più deboli, riducendoli quasi alla fame: Venezuela, Argentina, Grecia, Turchia eccetera. È come un virus, che si è sparso nell’aria e che data la sua forza potrebbe arrivare a infettare il mondo intero.

E così, se osserviamo attentamente anche la curva americana dei tassi di interesse, la più importante al mondo, possiamo già scorgere l’inizio del suo appiattimento; ovvero, i rendimenti a due anni si stanno allineando ai rendimenti a dieci anni e la storia finanziaria ci insegna che quando in passato ci siamo ritrovati in questa situazione abbiamo poi assistito a una fase di recessione mondiale. Lungi da me l’intenzione di creare anticipatamente il panico, posso solo confermare che tutte le volte che la curva dei tassi Usa si è appiattita è vero che i profitti mondiali sono sempre calati e che sarà così anche questa volta.

 

Nessuno può al momento stimare di quanto sarà l’impatto generato dal prossimo crash che metterà l’intero mondo nella nuova crisi economica. Non ci resta che sperare nel meglio, ma preparandoci anche all’eventualità che le cose potrebbero essere perfino peggiori che in passato. Uomo avvisato mezzo salvato, diceva un proverbio. Auguro a tutti i lettori una serena estate.

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