Acque

Ora qualcuno, con qualche ragione, ma anche  con tanta frustrazione, rinfaccerà all’Amministrazione  comunale di aver dato il via alla  grande opera di sostituzione della adduttrice principale  dell’acquedotto esattamente a due settimane dal  voto politico. Resta il fatto che questo è un esempio  di quegli investimenti che non si vedono, ma che tanto  servirebbero al Paese per rafforzarne la struttura  portante, al pari delle opere a difesa del territorio, del  recupero delle ferrovie minori, della lotta all’abusivismo,  della salvaguardia delle spiagge e del paesaggio.  Sapere che il 25 per cento dell’acqua di Carpi non  andrà più sprecato, come avviene ora, e che si eliminerà  una delle più probabili cause della presenza di fibre  di amianto vale enormemente di più delle ripicche  di partito. E se davvero, appellandosi alla legge, verrà  invocata la par condicio, questa sarà la dimostrazione  che la politica, con le sue miserie di bottega, sembra  condannata ad andare sempre dalla parte opposta  dell’interesse generale. Chiunque lo interpreti in quel  momento. 

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati