Forme, Metacarpi su Voce del 19 gennaio

La disarticolazione del Pd di Carpi  non si nota solo – tratto peraltro  nazionale – nella perdita di visione.  O solo nella difficoltà di trovare  riferimenti in una comunità cittadina  frantumata, rimescolata, anonima e  dagli orientamenti elettorali volubili  e imprevedibili. Sta anche nel venir  meno di quello che un tempo faceva  di un’aggregazione politica un vero partito: il rispetto della forma. Cosa  che è del tutto mancata in questi  giorni nel comunicare che la coalizione  di centro sinistra ha deciso per le primarie, segnalandone i due  candidati senza escluderne altri e  indicando perfino la data, 24 ore  prima che l’assemblea del Pd fosse  messa al corrente e approvasse la  decisione. Un tempo, una siffatta  procedura sarebbe costata il posto  a un’intera Segreteria, con l’accusa  di violazione delle regole statutarie. Ma oggi la forma, che è lo scheletro  di ogni organizzazione, ha ceduto  il passo all’improvvisazione. E’ la  società liquida, nella quale si è liquefatto  anche il Pd.