Impianti, rubrica Metacarpi su Voce digitale del 22 dicembre

Ci ha francamente stupiti, alla presentazione del bilancio comunale di previsione, che non sia stata spesa una parola sullo sport. Tant'è che il Presidente della Consulta non ha mancato di rilevare la scarsità degli investimenti previsti per il settore e la Fondazione è stata chiamata a un ruolo di supplenza per le palestre. Ormai basta andare in qualunque zona sportiva di un Comune anche molto più piccolo per accorgersi di quanto sia obsoleta e arretrata la nostra impiantistica, a fronte di campi da calcio sintetici, palazzetti, palestre regolamentari, zone sportive e altro. Lo sport, non lo diciamo noi, ma le tante società che vi gravitano attorno, è rimasto indietro, a Carpi. Ed è questa, una delle lacune più lampanti di questa Amministrazione. Che continua a rimanere prigioniera di una visione ideologica, per cui prima viene tutto il resto e poi dopo, solo dopo lo sport. Del quale si respinge ostinatamente la dimensione dello spettacolo – che comporta impianti all'altezza – per privilegiare quella sociale. E senza accorgersi che l'una non esiste senza l'altra.