Il paradosso dell’Italia governata dai legastellati è di ritrovarsi in sintonia con leader di paesi che, per le identiche e condivise ragioni sovraniste, non esitano poi ad attaccare l’Italia e la sua stessa storia. È il caso di alcuni libri di testo adottati dalle scuole nell’Austria di Sebastian Kurz, il premier “amico” dell’attuale nostro governo che vorrebbe il doppio passaporto per gli Altoatesini. Il Risorgimento è declassato a un insieme di guerre di aggressione al dominio austriaco, guidate da individui – Cavour. Garibaldi, Mazzini – mossi solo dal proprio tornaconto politico e personale. Ora, sulle interpretazioni storiche si potrà discutere a lungo. Ma quel che conta è sottolineare che esse sono una delle materie più utilizzate dai nazionalismi sovranisti per rispolverare divisioni e confini e scolpire le reciproche identità. Si può essere sostenitori dell’ideologia nazional-sovranista a Roma come a Vienna o Budapest. Quando però l’ideologia concorde si spezza nei rispettivi nazional-sovranismi, le storie fanno presto a diventare diverse. E gli amici a diventare nemici.
26 Settembre 2018
Kurz in Metacarpi del 27 settembre
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