Orizzonti

Due eventi che hanno scandito queste ultime giornate vanno senz’altro iscritti negli annali della Storia: la prima sosta del Frecciargento alla stazione di Carpi e la vittoria di una lista civica a Novi, con il primo Sindaco in settant’anni non proveniente dalla linea di successione post comunista. In apparenza, non c’è alcun nesso tra due primati così distanti. Ma a ben guardare un tratto in comune ce l’hanno: entrambi dischiudono nuovi orizzonti. Nel primo caso è una dimensione nuova conferita alle distanze, che farà diventare normali una passeggiata a Roma o un caffè a Firenze in giornata, creando nuove, insolite abitudini e stili di vita. Nel secondo caso l’orizzonte che si apre è quello dei mille fili – prassi consolidate, tutele, protezioni e prossimità – che vengono spezzati quando a un potere insediato da tempo immemorabile e incrostato nella società, all’improvviso ne subentra un altro.

 Perché l’effetto duri, tuttavia, occorre davvero spezzarli, quei fili. Così come occorre anche salirci, su quel treno, perché non ce lo tolgano.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati