Colpisce la notizia del quindicenne sanzionato con un decreto di sospensione di un anno dalla biblioteca dei ragazzi deciso dall’Amministrazione comunale, dopo che la Polizia lo aveva denunciato per danneggiamenti. Colpisce perché si apprende che fa parte di una banda di adolescenti non nuova a comportamenti bulleschi nell’istituto, verso il quale, evidentemente, non nutrono alcun senso di appartenenza. Colpisce, perché si tratta di ragazzi stranieri di origine, ma fossero stati italiani non avrebbe fatto alcuna differenza quanto estraneità a un bene che dovrebbe servire prima di tutto a loro. Ma colpisce soprattutto per la timidezza della sanzione e i contorcimenti interiori che l’hanno preceduta (“Ci siamo arrivati dopo un periodo di valutazione di alcuni comportamenti reiterati nel tempo”, ha dichiarato un Dirigente). Un Comune indeciso, perdonista e pieno di ripensamenti nell’esercizio della propria autorità verso gli adolescenti è peggio di un padre assente o che appaia ai figli debole e insicuro. Non li migliorerà, cresceranno male e finiranno peggio.
9 Maggio 2018
Ragazzi
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