Ragazzi

Colpisce la notizia del quindicenne sanzionato  con un decreto di sospensione di un anno  dalla biblioteca dei ragazzi deciso dall’Amministrazione  comunale, dopo che la Polizia lo aveva  denunciato per danneggiamenti. Colpisce perché si  apprende che fa parte di una banda di adolescenti non  nuova a comportamenti bulleschi nell’istituto, verso  il quale, evidentemente, non nutrono alcun senso di  appartenenza. Colpisce, perché si tratta di ragazzi stranieri  di origine, ma fossero stati italiani non avrebbe  fatto alcuna differenza quanto estraneità a un bene che  dovrebbe servire prima di tutto a loro. Ma colpisce  soprattutto per la timidezza della sanzione e i contorcimenti  interiori che l’hanno preceduta (“Ci siamo  arrivati dopo un periodo di valutazione di alcuni  comportamenti reiterati nel tempo”, ha dichiarato un  Dirigente). Un Comune indeciso, perdonista e pieno  di ripensamenti nell’esercizio della propria autorità  verso gli adolescenti è peggio di un padre assente o  che appaia ai figli debole e insicuro. Non li migliorerà,  cresceranno male e finiranno peggio. 

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