Piscina multiculturale

La nuova piscina comunale di Carpi è molto bella. Essendo molto bella è anche molto frequentata. Essendo molto bella e molto frequentata certi giorni diventa, in quanto luogo di massa, un punto di osservazione di inestimabile valore per intercettare e mappare le trasformazioni della società e del costume della nostra cittadina e del nostro paese.

 

Due sabati fa, al culmine di un martellamento quale solo i bambini sono in grado di produrre, ci ho accompagnato mia figlia. Lei ha trascorso un piacevolissimo pomeriggio sugli scivoli, facendo capriole e piroette in acqua, e legando, come solo in quell’età è possibile fare, con un paio di coetanee del tutto sconosciute. Io, come capita spesso, mi sono messo a guardare intorno, per innata diffidenza nei confronti degli ambienti che non sono uso frequentare, ma soprattutto per una mai sopita vocazione alla osservazione di carattere, diciamo così, etnografico e antropologico. In effetti, adesso lo posso dire, un fine settimana presso i nostri nuovi impianti natatori vale (e supera) un saggio di Marc Augé.

 

A bordo vasca, ad esempio, mi è stato possibile scrutare, con tutta la discrezione possibile e necessaria, un esemplare adulto e maschio della nostra specie in postura da acchiappo stile Rimini primi anni Sessanta. Il soggetto in questione, che i bene informati davano per estinto, portava boxer rossi già di per sé abbastanza vistosi, ma soprattutto calati ai lati in modo da lasciare intravedere le scanalature inguinali. In sostanza, nella sua prospettiva lo sguardo dei bagnanti, e in particolare delle bagnanti, si sarebbe dovuto inerzialmente dirigere, grazie a questo stratagemma, come ad imbuto e con movimento concentrico, dall’esterno coscia verso la zona riproduttiva, allusa ma per il momento ancora coperta. Rinforzava la strategia di tacchinaggio, ben testimoniata dallo sguardo lupesco, una catena d’oro con monile centrale adagiata su un petto volitivo e soprattutto, nel pieno rispetto della tradizione storica di riferimento, villoso. Insomma, un caso di studio fatto e finito. 

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