“Primarie Pd: chi si contenta gode”: e giù critiche sul 50 per cento di votanti in meno, sul “Partito democratico in declino” e sulla “progressiva perdita di consenso”. Non entriamo nel merito, perché il netto calo, a partire dalle regioni rosse, c’è stato eccome. Né vale la pena osservare che siffatti apprezzamenti non sono partiti per primi dai 5 Stelle o da Matteo Salvini, bensì da Sinistra italiana di Modena. Importa piuttosto prendere atto del tono compiaciuto dell’annotazione e della perdurante tendenza della sinistra, che viene dai tempi di Antonio Gramsci e Amedeo Bordiga, a considerare avversari più gli ex compagni di lotta che quelli di classe, come si diceva una volta, o semplicemente di destra o “populisti”, come usa oggi. Verrebbe da pensare che “il rinnegato Kautsky” lanciato spregiativamente da Lenin nel 1917 all’indirizzo del maggiore esponente della Seconda internazionale non sia un insulto legato a una contingenza storica, bensì una categoria dello spirito della sinistra. Non è, si badi, una difesa del Pd: solo la diagnosi di una patologia cronica. Qualche sera fa, il Consiglio comunale di Carpi ha bocciato a larga maggioranza…il Vescovo. Un consigliere di Forza Italia aveva presentato una mozione sull’“accoglienza indiscriminata dei profughi e sull’islamizzazione del continente europeo” chiedendone la condivsione da parte del civico consesso. Il documento conteneva una serie di frasi, tutte virgolettate, delle quali non ha citato la fonte e il cui senso poteva essere così riassunto: va bene che la carità è senza limiti, ma spesso si tende a trascurare le povertà di casa nostra, per cui aiutare i rifugiati è opportuno, purché l’aiuto sia limitato nel tempo e non si trasformi in inutile assistenzialismo, offensivo per chi in Italia se la passa male. Dibattito lancinante fra i Consiglieri su accoglienza, profughi e carità. Mozione giudicata “semplificazione non condivisibile”, testo confuso perché non si possono “mettere insieme aspetti così diversi”. Alla fine, la rivelazione del Consigliere proponente: guardate che queste frasi sono state prese pari pari da un’intervista di monsignor Cavina. Non è bastato: la mozione è stata votata solo da Forza Italia. Non sapremo mai con quanta soddisfazione della massima autorità diocesana.
9 Maggio 2017
Settegiorni
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