Provate voi a spendervi (e a spendere) per anni allo scopo di riempire piazze e vie cittadine di luci, musiche ed effetti speciali, fino a imbiancare le notti per legare a una Giunta di sinistra il ceto dei commercianti e degli esercenti del centro, considerato il più riottoso all’accostamento, subito dopo i bancari, gli avvocati e i commercialisti. Per poi ritrovarvi in un vicolo cieco, con la tirannide modenese del vostro stesso partito che vi preclude ogni speranza di candidatura parlamentare, avendo già visto sfumare a Carpi quella al piano nobile di palazzo Scacchetti. Come minimo vi verrebbe da chiedervi quale peccato originale, quale colpa mai espiata, quale perdurante frattura interna al Pd vi sia all’origine di siffatto ostracismo. E vi verrebbe da meditare su due possibili vendette: conquistare i vertici della Fondazione Cassa di Risparmio e sigillarne definitivamente i forzieri; volare alla presidenza di Aimag e da lì governare le volontà di 28 sindaci. Oppure fare come Edoardo Patriarca, che un modo di infilarsi in Parlamento lo trova sempre.
31 Gennaio 2018
Settegiorni del 25 gennaio 2018
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