Settegiorni su Voce del 7 Giugno

Narrano che Leonid Breznev, segretario del Partito comunista sovietico, appena defunto, abbia incontrato lo zar Nicola II nell’Aldilà. E che, dopo lo scambio di convenevoli, lo Zar, curioso delle ultime cose russe, gli abbia chiesto come fosse organizzata la polizia nel nuovo sistema sovietico. “Come ai vostri tempi, Maestà” è stata la risposta di Breznev. “Ma la gente, ha fame come allora?”. E Breznev: “Esattamente allo stesso modo”. “E la Siberia, funziona ancora da gulag?”; “Certo che sì”, lo ha rassicurato il Segretario del Pcus. Infine, lo Zar gli ha chiesto: “E la vodka, sempre 40 gradi?”. “No Maestà – gli ha spiegato Breznev –: ora è a 41”. Al che lo Zar ha osservato: “Scusi, sa? Ma per un grado in più c’era bisogno di fare una rivoluzione?”. Ecco, venendo all’oggi, uno legge il programma di governo del neo Presidente della Fondazione Cassa Carpi, identico come due gocce d’acqua a quello del predecessore, e si chiede: ma c’era bisogno di tutte queste manovre e cospirazioni e di scomodare Curia, Rotary e Guzzetti per leggere che per il Parco di Santa Croce “...desideriamo concretizzare un progetto entro la fine del mandato”, cioè che resterà chiuso altri quattro anni?

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