Tranquilli, non intendo alludere, nel titolo, al conflitto che oppone l’Islam radicale all’Occidente, quanto, piuttosto, alle mai sopite divergenze tra cattolici e protestanti, assai evidenti sul piano culturale e economico.
Le differenze tra Italia e Germania si spiegano anche così: gli Italiani hanno una visione “provvidenziale” dell’economia, alla don Zeno, per intenderci, per cui alla soddisfazione dei bisogni si risponde con l’assistenzialismo e con il debito (cui penserà, se del caso, la Provvidenza), mentre per i Tedeschi il debito è definito con un termine che ha anche il significato di “colpa”. Risultato di queste diverse mentalità? Il bilancio tedesco è florido, il nostro ha toccato il passivo di 2 mila 300 miliardi (un record) e, dal 2000, è aumentato di 1.000 miliardi, nonostante la spesa per interessi si sia ridotta notevolmente, grazie appunto all’euro.