Il rimbalzo del dollaro

Nel volgere di pochi giorni il cambio tra il dollaro e l’euro è improvvisamente balzato da 1,2585 a 1,2070. Per muovere il cambio di quasi un centesimo al giorno (un’enormità) deve essere accaduto qualcosa di nuovo e importante, tanto da far invertire la rotta agli speculatori sul cambio che, nel giro di qualche mese, avevano fatto crollare il dollaro da 1,04 al record di 1,25, a favore dell’euro. In realtà il mondo della finanza si è allineato in fretta ai fondamentali, dopo averli ignorati per un pezzo. L’economia americana infatti cresce più di quella europea (ultimamente, anzi, in leggero rallentamento) e la Fed continua nella politica di graduale normalizzazione dei tassi d’interesse, a differenza della Bce che non può ancora premetterselo e mantiene i tassi sotto zero. Ovvio che il dollaro salga e l’euro cali. 

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