La quiete dopo la tempesta

“Buffoni! Gli Italiani hanno quello che si meritano”. Indovinate un po’ chi ha scritto questa frase oltraggiosa per il sentimento nazionale: Der Spiegel? La Faz (Frankfurter Algemeine Zeitung)? Il perfido Juncker? Nessuno di questi. Lo sfogo è del generale Cadorna, dopo la disfatta di Caporetto. Lo ricordiamo a seguito delle solite esternazioni di italico vittimismo dopo i pesanti commenti d’Oltralpe alle nostre poco edificanti vicende politiche. Aggiungiamo però che lo stesso Cadorna era forse dimentico di essere il comandante in capo di quell’esercito in rotta: tipico esempio della distanza abissale tra élite e popolo. Conclusi i tre mesi di passione per la formazione del nuovo governo, pare che i mercati si siano quietati. Lo spread si è ridimensionato notevolmente, il rendimento dei Btp è sceso, la borsa traccheggia su livelli però inferiori di oltre il dieci per cento rispetto ai massimi raggiunti prima delle elezioni politiche. Anche l’euro sembra reagire, timidamente, nei confronti del dollaro, ma sui cambi non influisce certamente solo l’Italia. Che cosa dobbiamo aspettarci dal governo giallo-verde? Probabilmente punterà a provvedimenti a costo zero, o quasi, alla ricerca di facile popolarità (legittima difesa, sicurezza, giustizia più severa, lotta alla corruzione, rigido controllo dell’immigrazione). Nelle materie economiche invece ci aspettiamo che le attese della vigilia vengano tradite. Delle due, l’una: o vengono traditi i programmi elettorali o vengono traditi gli elettori dei partiti di governo.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati