Il libro del prof Smerieri ci racconta la storia (con la S maiuscola) che non abbiamo mai conosciuto

Nazisti in fuga, indagine in Vaticano

Dal delitto di un parroco, nel 1946, si dipana un giallo-thriller storico che rivela i lati oscuri della seconda guerra mondiale e dell’immediato dopoguerra

Il professor Alessandro Smerieri ci ha presentato e raccontato la nascita del suo libro “L’oro maledetto e il Vaticano” ,  già pubblicato e presente in tutte le librerie. 

Nel torbido periodo che segue immediatamente la Seconda Guerra Mondiale un parroco viene assassinato nel cosiddetto triangolo della morte, fra le province emiliane. A investigare sull’omicidio è il capitano dei carabinieri che, partendo da un’inchiesta locale, si trova a riannodare alcuni scottanti e indicibili segreti dei drammatici anni che segneranno il destino dell’Europa e del mondo.

L’idea è nata tra il 2001 e il 2002 durante un’inchiesta giornalistica sulla fuga dei criminali nazisti in Argentina, coperti ed aiutati da persone insospettabili, appartenenti, ad esempio, alla Chiesa Cattolica.  A questo si aggiunse la sparizione dei beni e delle vittime dell’olocausto serbo in Croazia. Questa storia colpì profondamente l’autore e decise di fare ricerche e approfondimenti su questa ricerca. Nel 2005 incontra un'altra vicenda relativa al delitto di un parroco nelle campagne emiliane, avvenuto alla fine della seconda guerra mondiale. Il suo libro è l’unione di queste due vicende, che parte con la morte del parroco in un luogo indistinto. Il titolo del libro non deve far pensare ad una storia anticlericale, ma è modo per conoscere a fondo il complesso periodo storico dell’immediato dopoguerra.

A questa storia manca un tassello e per completarla occorre l’apertura degli archivi del pontefice di Papa Pio XII; per questo il professore Smerieri vorrebbe scrivere a Papa Francesco. 

Lui poi ci ha raccontato che prima di questo libro non aveva mai avuto l’idea di scriverne uno, anche facendo il giornalista, poiché questo lavoro richiede costanza, impegno e fatica: infatti ci sono voluti 15 anni per completarlo. Una volta avuta l’idea originaria iniziare è stata la cosa più semplice. Il difficile è stato, invece, il proseguimento.

Con questo libro Smerieri ha legato personaggi di fantasia e personaggi reali, utilizzando i loro veri nomi.

Il libro è al confine tra storia e romanzo ed è un giallo a sfondo storico.

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