Gara d’appalto Ausl per tutta la provincia

Distributori automatici, al Ramazzini si cambia in funzione plastic free

Anche l’Ospedale Ramazzini punta a diventare plastic free. Ogni giorno nei punti ristoro del nosocomio carpigiano vengono consumate centinaia di bottigliette di plastica, bicchierini e palette del medesimo materiale, ma presto la situazione potrebbe cambiare. L’Ausl ha infatti in programma di avviare un test per l’utilizzo di questi prodotti in materiale compostabile e sarebbe un bel passo avanti. “Nei due punti ristoro del Ramazzini – dicono all’Azienda sanitaria – già da tempo viene effettuata la raccolta differenziata per plastica e lattine, cercando di limitare al minimo la frazione indifferenziata”, ma questo, nell’epoca del plastic free non appare più sufficiente. Attualmente al Ramazzini i punti ristoro (che si affiancano al bar interno dell’Ospedale) sono due: uno al piano terra e un secondo al primo piano (nella foto). Entrambi vengono riforniti da una società del settore della distribuzione alimentare automatizzata, la Dorando Service srl. La storia di questi due punti ristoro è ormai ventennale: dal 2000 la gestione dei distributori automatici di cibo e bevande presenti presso l’Ospedale Ramazzini di Carpi è infatti in concessione al Circolo aziendale Sanità di Carpi. Il Circolo, costituito da dipendenti e pensionati Ausl, si avvale della Dorando Service srl sia per il rifornimento dei distributori automatici che per la loro manutenzione. La concessione rilasciata al Circolo dipendenti prevede il rimborso delle somme relative alle utenze (luce ed acqua) all’Ausl, mentre il ricavato della percentuale dei proventi dei distributori, riconosciuta da Dorando Service al Circolo, viene reinvestito in attività a favore dei dipendenti e altre attività a favore della collettività (per esempio: contributi alle scuole). Il tutto viene documentato e periodicamente relazionato nel bilancio sociale annuale del Circolo stesso. Ma la storia della ristorazione automatica al Ramazzini risale addirittura ai primi anni Ottanta, quando si verificò, durante lavori di ampliamento dell’ospedale, il crollo di un’ala del nosocomio: la ricostruzione prevedeva la realizzazione di due punti ristoro (Punto rosso e Punto verde, appunto, quelli tuttora presenti) il cui allestimento fu curato dall’allora Cral (oggi Circolo Aziendale Sanità). Le cose sono tuttavia destinate a cambiare nei prossimi mesi: l’Ausl, infatti, ha in programma di avviare una gara di appalto unica per la gestione dei distributori automatici presenti in tutte le sedi sanitarie aziendali della provincia, al fine di uniformare le diverse situazioni createsi negli anni. È in questa prospettiva che si sperimenterà l’introduzione di bicchieri e palette di materiale compostabile che dovrebbero abbassare notevolmente il livello di rifiuti di plastica prodotti dall’Ospedale, con effetto salutare sull’ambiente.

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