Rifiuti - Il contributo Conai

Ecco alla fine chi paga differenziata e riciclo

CARPI - Può sembrare strano ma è così: differenziare i rifiuti, recuperare carta, cartone, vetro e plastica, costa e più si differenzia più la cosa viene a costare, il tutto a carico degli utenti finali, che siamo poi noi tutti, anche se pochi se ne accorgono. In questi giorni il Conai, il consorzio obbligatorio che tramite le varie filiere cura il recupero dei materiali dai rifiuti, ha infatti aumentato il "contributo Conai sugli imballaggi" di carta e di vetro. Detta così sembra che abbia premiato chi separa e raccoglie questo tipo di rifiuti per dare nuova vita a materiali destinati altrimenti alla distruzione. In realtà l'aumento del "contributo" è stato imposto alle aziende produttrici ed utilizzatrici di imballaggi che, a loro volta, non mancheranno di scaricare questo maggiore onere sul prezzo finale del prodotto che il consumatore andrà ad acquistare al supermercato o nei negozi al dettaglio. Il contributo, infatti, dovrà essere versato a Comieco e a Coreve (i due sub-consorzi che si interessano specificatamente di carta-cartone e di vetro) che a loro volta finanziano il servizio di raccolta differenziata (nella nostra area, quello svolto da Aimag) impegnandosi a ritirare il rifiuto differenziato e a riciclarlo nei limiti del possibile. Il "contributo" sugli imballaggi di carta passerà dal prossimo 1 giugno da 35 a 55 euro alla tonnellata (da 55 a 75 euro tonnellata per la carta speciale "poliaccoppiata" tipo contenitori del latte in tetrapak) e quello sul vetro da 27 a 31 euro la tonnellata. 

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