Inondazioni, trombe d'aria, allagamenti grandinate e frane: 24 quelli registrati a Modena e provincia

Eventi ambientali estremi, lo scorso anno il picco del decennio

Mentre la crisi climatica accelera sempre di più la sua corsa insieme agli eventi estremi, che stanno avendo impatti sempre maggiori sui Paesi di tutto il mondo, a partire dall’Italia, c'è chi ha monitorato lo scorso decennio catalogando e classificando i disastri ambientali registrati tra il 2010 e il 2021 constatando che anche quest'anno la situazione non è migliorata. "Nei primi dieci mesi del 2022, seppur con dati parziali, sono stati registrati nella Penisola 254 fenomeni meteorologici estremi, +27% di quelli dello scorso intero anno. Preoccupa anche il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 1 Gennaio 2010 al 31 ottobre 2022 si sono verificati in Italia 1.503 eventi estremi con 780 comuni colpiti e 279 vittime".

È quanto emerge in sintesi dalla fotografia scattata dal nuovo report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio CittàClima 2022 realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol, e sintetizzato nella mappa del rischio climatico. Entrando nello specifico, su 1.503 fenomeni estremi ben 529 sono stati casi di allagamenti da piogge intense come evento principale, che diventano 768 se si considerano gli effetti collaterali, quali grandinate ed esondazioni; 531 i casi di stop alle infrastrutture con 89 giorni di blocco di metropolitane e treni urbani, 387 eventi con danni causati da trombe d’aria.

 

Ventiquattro gli eventi registrati in questo report a Modena e provincia, uno solo a Carpi: quello della tromba d'aria che sconvolse l'aeroporto di Fossoli nel settembre dello scorso anno. Ma la nostra provincia deve in ogni caso fare i conti con inondazioni ed esondazioni essendo seconda solo a Bologna (26 eventi) in questa non allegra graduatoria. 

"La resilienza ai cambiamenti climatici - afferma Legambiente che rileva una serie di iniziative per rendere più sicure le coste e gli alcei dei fiumi regionali - passa tuttavia anche dai progetti che favoriscono l’adattamento delle aree urbane alle mutate condizioni ambientali. Nella nostra regione, ad esempio, il progetto SOS4Life ha promosso l’attività di tre Amministrazioni comunali a sostegno del processo di desigillazione (in inglese desealing) di aree precedentemente cementificate. Il progetto, di cui anche Legambiente Emilia-Romagna è stata partner, si è concluso formalmente nel 2019 ma sta ancora proseguendo con la realizzazione delle attività progettate". A Carpi una iniziativa analoga che interessava l'area antistante il complesso conventuale di San Rocco non ha avuto fino ad ora esito positivo: l'area parcheggio per auto era e parcheggio è rimasto, nonostante il progetto di "desealing" pubblicizzato.