Licheni e inquinamento atmosferico: incontro promosso da Ceas e Libera Età

Appuntamento con i licheni, giovedì 12 maggio alle 20,30 al Circolo Guerzoni di via Genova. Per iniziativa di Ceas, Università della Libera Età, Rete di Educazione alla sostenibilità dell'Emilia Romagna e con il patrocinio del Comune di Carpi, la biologa ambientale Giovanna Barbieri terrà una conversazione su “I licheni e l'inquinamento atmosferico”. Condurrà l'incontro Bianca Magnani, del Ceas delle Terre d'Argine. (segue)

 

Quando si parla di licheni, si pensa generalmente alle fredde regioni sub polari – comprese fra i ghiacci perenni e le prime foreste boreali della taiga – occupate dalla tundra, una formazione vegetale che, spiega Wikipedia, è priva di specie arboree che qui non possono mettere radici, mentre è fatta di erbe basse, come muschi e licheni. In quelle fredde regioni, dunque, i licheni sono pressoché l'unica forma di vita vegetale. Questo tuttavia non significa che questi piccoli vegetali primitivi non crescano anche da noi, nei luoghi umidi, sul terreno, sulle rocce e sulla corteccia degli alberi, formando lo strato più basso della vegetazione boschiva. Essendo il prodotto di una simbiosi tra una particolare specie di fungo e un'alga, organismi autotrofi e fotosintetici dotati di clorofilla, in presenza di luce sono in grado di sintetizzare zuccheri, a partire da anidride carbonica e acqua. Negli ultimi anni, si apprende dai siti specializzati, è fortemente cresciuto l’interesse nei confronti dei licheni per la loro funzione di bioindicatori. In pratica, osservandoli, si può stabilire il livello d’inquinamento di un ambiente e funzionano come un campanello d’allarme che ci avverte del deterioramento di un ecosistema a causa dell’inquinamento ambientale. L'incontro con Giovanna Barbieri permetterà dunque di fissare lo stato di salute dell'ambiente in cui viviamo, osservando la presenza di licheni nel territorio.