Salvare il mondo (e noi) con gli alimenti

Possiamo salvare il mondo prima di cena direbbe lo scrittore statunitense Jonathan Safran Foer che infatti ha titolato così il suo ultimo saggio, in cui ricorda come la modalità di produzione degli alimenti abbia un impatto pesante sul nostro ecosistema e quanto le nostre scelte alimentari possano incidere addirittura sul clima. Figurarsi sul nostro organismo. È ormai risaputo che ambiente, salute e alimentazione sono tre settori strettamente interconnessi, come attesta la biologa nutrizionista carpigiana Elisa Semeghini (nella foto), trasferitasi da qualche mese nella capitale.

Com’è cambiata la nutrizione negli ultimi anni? «Oggi la nutrizione si è specializzata, passando dalla dieta delle calorie alle diete funzionali che si basano appunto sugli effetti funzionali degli alimenti sui nostri organi: si studiano le sostanze contenute nei cibi che mangiamo e le giuste associazioni tra loro per potenziarne gli effetti sul nostro corpo. Quindi non si parla più soltanto di diete con poche calorie, ma per esempio di diete che fanno funzionare bene la tiroide. Oltre a ciò però bisogna considerare un altro aspetto: è vero che ci sono meccanismi fisiologici che sono eterni e che funzionano nello stesso modo da quindicimila anni e che sono una parte ancestrale negli uomini del giorno d’oggi, ma dobbiamo fare i conti anche con un mondo che è cambiato»