Addio ad Abele Luppi, fra gli ultimi simboli della Carpi popolare, ironica e dialettale

Ci ha lasciati Abele Luppi, dopo aver abbondantemente e felicemente superato la soglia dei novant'anni (lo si vedeva ancora in giro in bicicletta). Erede con il fratello Amos di un'attività di vendita e riparazione di biciclette durata quasi un sessantennio, personalità di humour irresistibile e sempre disposta alle facezie, Abele Luppi apparteneva profondamente all'umanità della Carpi popolare e unita dal dialetto che, con le numerose attività commerciali lì insediate, aveva fatto del “corso” (l'imbocco ovest di corso Fanti) un quartiere compatto e dall'inconfondibile identità. 

Come ricorda Mauro D'Orazi nel suo "La Ruscarola 2” (2014) "...i due fratelli Abele e Amos Luppi avevano la bottega in Corso Fanti, di fianco al Voltone di Via Giuseppe Rocca. Hanno tenuto aperto l’esercizio dal 1934 al 1992. Una tragica fatalità fece sì che appena pochi mesi dopo aver aperto, il padre morì tragicamente in moto e la vedova e i figli dovettero darsi parecchio da fare per uscire da questa difficile situazione familiare. I fratelli Luppi erano concessionari di note marche, ma in particolare vanno ricordati quali i rappresentanti della famosa e piccola bici da donna Graziella, che ebbe un successo incredibile anche a Carpi a partire dalla fine degli anni Sessanta”.