Botta-risposta Arletti-Bellelli sulla sicurezza

Dopo l'episodio di un pugno ad uno street tutor in piazza Garibaldi

E’ ancora il tema della sicurezza a far discutere in città. A riaprire un dibattito politico realmente mai chiuso è stato l’episodio verificatosi sabato sera in piazza Garibaldi, dove uno street tutor è stato aggredito con un pugno da un giovane in evidente stato di ebbrezza all’esterno di un bar. 

L’esponente di Fratelli d’Italia Annalisa Arletti ha espresso “massima solidarietà agli street tutor colpiti ieri sera in Piazza Garibaldi che speriamo si rimettano presto. Dispiace però evidenziare che la figura degli street tutor, pagati profumatamente dalla comunità, non é sufficiente per arginare certe situazioni e che il loro ruolo di mediatori di risse è limitato, essendo stato anche in questo caso fondamentale l’intervento delle forze dell’ordine – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia sulla propria pagina Facebook –. Riteniamo come Fdi che le misure messe in atto dall’Amministrazione non siano sufficienti e non potrebbe essere altrimenti visto che  la sinistra per anni ha ignorato e minimizzato il problema sicurezza. I risultati, ora che l’emergenza é più che mai attuale, sono evidenti: una città allo sbando, in uno dei momenti sociali più difficili. La scarsa lungimiranza del Pd, che guida la Giunta da anni, ha le sue enormi responsabilità.  La sicurezza deve diventare un progetto strutturale e organico al Comune di Carpi, la Polizia Municipale dovrebbe fare la sua parte ma va prima dotata degli strumenti utili per intervenire e svolgere il ruolo di polizia giudiziaria. Più si attendono queste misure, più commenteremo questi fatti ancora per molto”.

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A stretto giro di posta è arrivata la risposta del sindaco Alberto Bellelli: “Basta usare il tema sicurezza per fini di piccolo cabotaggio, per fare della polemica spicciola e sterile - scrive -. La sicurezza non è di destra né di sinistra, va affrontata con serietà. Perché dico che si sta facendo solo della polemica? Perché anche un bambino capirebbe che  un taser, una dash cam, un cane anti droga, cioè le proposte della destra carpigiana, non avrebbero impedito all’ubriaco di picchiare gli street tutor sabato sera. Quell’episodio si sarebbe potuto contenere con una maggiore presenza delle forze dell’ordine in centro storico, quindi con un numero maggiore di agenti – sottolinea Bellelli –. Cosa che si otterrebbe con il potenziamento del nostro commissariato: possiamo dunque fare questa battaglia insieme? Perché è mia intenzione avanzare nuovamente questa richiesta al Ministro dell’Interno, condividendola e facendola sottoscrivere a tutti i gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione.  La sicurezza è un tema complesso e va affrontato con serietà e metodo: ognuno deve fare la propria parte, a noi Comuni spetta ad esempio il potenziamento della video sorveglianza, l’incremento degli organici di polizia locale (Vigili urbani) dotandoli di strumentazione sempre più moderna, finanziare i sistemi anti intrusione per case ed imprese, costruire fondi per aiutare le persone colpite da reati predatori, realizzare iniziative di informazione e formazione con la collaborazione di tutte le forze dell’ordine da rivolgere ai cittadini, continuare ad investire sulla preziosa presenza dei comitati di controllo di vicinato, queste sono cose concrete che abbiamo fatto perché il bisogno di sicurezza non è una percezione ma un bisogno concreto della nostra comunità. Poi ci sono cose che deve fare lo Stato, come potenziare gli organici delle forze dell’ordine, dotandole di mezzi all’altezza, ma soprattutto rimane fondamentale la certezza della pena, perché non può essere che un individuo “violento” o “recidivo” arrestato sia rimesso in libertà dopo pochi giorni se non ore – conclude il Sindaco –. Alla consigliera Arletti rivolgo quindi l’ennesimo invito: basta demagogia e si smetta di usare il tema sicurezza come elemento identitario di parte, lavoriamo invece insieme per dare risposte concrete, come ad esempio la richiesta del potenziamento del nostro commissariato, come è appena successo a Modena. Sono ripetitivo, ma faccio un ultimo appello: firmiamo insieme la lettera che lo richiede!”.