Carpi sui giornali. 2 Giugno: una Repubblica senza scuole. Luci e ombre sul commercio dopo la riapertura. Due casi di riconversione produttiva e commerciale

Fra tante notizie di attività che riprendono, dalle terme al campionato di calcio, dai negozi di pesca sportiva ai mercati, dalle parrucchiere alle agenzie di viaggio, il titolo più significativo della giornata lo fa oggi la Gazzetta nelle proprie pagine provinciali: “E la scuola arriva ultima, nel paese dove conta di più riaprire gli ombrelloni”. Per dire che non solo non si sono fatti tentativi di riapertura prima della fine dell'anno scolastico, ma non ci sono neppure segnali di interventi – strutturali, di arredo, di risistemazione dei locali – che diano l'idea di un grande sforzo per rimettere in condizione gli istituti di ogni ordine e grado di riprendere a funzionare a settembre. Niente male nel giorno in cui si festeggia la nascita della Repubblica italiana e in cui il profumo dei tigli ricorda a tutti gli esami e la fine dell'anno scolastico.

 

Fra le notizia provinciali, mentre il Carlino si sofferma soprattutto sugli aspetti sanitari e sulla marea di visite specialistiche rinviate e da recuperare, sulla Gazzetta si legge delle infauste previsioni dei sindacati circa le ricadute del Covid sull'occupazione, con la stima di una perdita fra i 5 e i 10 mila posti di lavoro in tutta la provincia di Modena, secondo la Cisl, mentre la Cgil calcola che al lavoro ci sia attualmente il 65 per cento degli addetti, mentre il resto è in cassa integrazione, con la prospettiva, tuttavia, per una buona parte di loro, di riprendere. I settori più penalizzati risultano proprio i punti di forza del sistema produttivo modenese, dall'automotive alla ceramica e, inevitabilmente, al tessile abbigliamento, non a caso i più legati all'export.

 

E in materia di tessile abbigliamento, la Gazzetta dà spazio alla ditta carpigiana, titolare Federico Poletti, che è stata fra le prime a ottenere la certificazione per le mascherine più professionali, quelle che tutelano non solo il prossimo, come avviene per le chirurgiche e quelle da passeggio, ma anche il portatore. Nei giorni del picco epidemico la produzione era stata quasi esclusivamente convertita a questo tipo di fornitura, mentre oggi è una delle linee di prodotto dell'azienda specializzata in abbigliamento tecnico per lo sport.

 

La pagina di carpi del Carlino è occupata dalle interviste a Massimiliano Siligardi e Andrea Baraldi, responsabili rispettivamente di Confesercenti e Confcommercio, che tracciano un bilancio a luci e ombre di questi primi giorni di riapertura. E sottolineano come il maggior movimento che si registra in piazze e strade non faccia necessariamente fatturato, mentre è forte il disagio degli operatori del turismo, dei negozianti, della ristorazione e dei pubblici esercizi. Una critica comune è poi rivolta ai ritardi e alle farraginosità per ottenere dalle banche i prestiti garantiti dallo Stato.

 

E a proposito di negozi, la Gazzetta apre la propria pagina di Carpi con la vicenda di Barbara Bianchi, stilista, che ha deciso di riattivare, con il proprio nome, lo storico negozio di abbigliamento donna Bazar Collection, aperto cinquant'anni fa dalla madre, Silvia Cattini, in corso Alberto Pio. Venderà i capi di propria creazione, insieme a quelli di marchi storici sempre tenuti dalla madre

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