Carpi sui giornali. Carpi sempre più anziana. Contenitori della spesa da riusare.

La previsione che nel volgere di pochi anni gli ultrasessantacinquenni a Carpi passeranno da uno ogni quattro a uno ogni tre residenti (in percentuale, dal 27 al 33 per cento) si prende oggi l'apertura della Gazzetta, che titola sul dettaglio, non irrilevante, che almeno un migliaio di essi, non autosufficienti, sono in carico alle strutture pubbliche. I dati affiorano sulle pagine del quotidiano da un incontro promosso da Professione Famiglia e CdS Assistenza Domiciliare. Vi ha preso parte anche l'Assessore ai Servizi sociali, Tamara Calzolari, che ha ricordato il fondo di 450 milioni per la non autosufficienza stanziato dalla Regione, proporzionato a quello dello Stato, ma che non basta a far fronte a un fenomeno in crescita così significativa e che impone anche uno sforzo inventivo in fatto di formule di assistenza domiciliare. Il dato dell'aumento della popolazione anziana che prende a riferimento la soglia dei 65 anni, tuttavia, andrebbe aggiornato. Non è più un'età, quella, che possa essere considerata davvero come la porta della condizione anziana, alla luce dei progressi della medicina e di stili di vita differenti. Tant'è che, mentre si muore mediamente molto più tardi, intorno agli 85 anni, si continua a mantenere quel limite divenuto chiaramente anacronistico.

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