Carpi sui giornali. Estensione Ztl: negozianti e baristi divisi, associazioni a metà strada. Al lavoro in bici: incentivi

Si avverte un vago sentore di guerra civile, nel servizio di apertura di oggi del Carlino (e con minor rilievo della Gazzetta che raccoglie anche alcuni pareri) e nelle reazioni sui social, nella bagarre che si è scatenata sulla chiusura serale alle auto del venerdì e del sabato, nonché dell'intera domenica, di corso Roma, via San Francesco e corso Cabassi (ph. Modena 2000). Il fronte un tempo compatto tra negozianti ed esercenti di pubblici esercizi parrebbe essersi spezzato, con i primi ad accusare fra le righe l'Amministrazione di voler favorire innanzitutto i secondi, in nome della rivitalizzazione del centro storico. Piazzole di sosta e mobilità sacrificate, dunque, per dare invece spazio ai déhors e alla movida, con ricadute negative sui negozi al dettaglio ai quali dovrebbe peraltro essere riconosciuto un analogo ruolo in fatto di vivacità del centro. E le associazioni di categoria che rappresentano entrambi? Riflettono le due posizioni, per un verso dichiarandosi contrarie alla scelta del Comune e invocano il famoso foglio bianco (nel senso di progetto complessivo) per il centro che prima o poi dovrà essere condiviso, come deciso a suo tempo. Ma per un altro verso dimostrano di essere scese a compromesso, tirando un sospiro di sollievo per il fatto che la Ztl non è stata estesa a tutto il centro, come prospettato all'inizio, che le misure attuali sono state definite “sperimentali” dalla stessa Giunta e che la chiusura delle strade interessate è stata fissata alle 19, anziché alle 18,30, com'era nei propositi iniziali.