Carpi sui giornali. Il ritorno di Eola Papazzoni. Erika Borellini apripista

Assente la Gazzetta, del gruppo Gedi, c'è solo il Carlino, oggi, in edicola. Il che segnala a ncora una volta – dopo il banchetto in piazza, ieri, degli edicolanti – le difficoltà del mondo dell'editoria e della carta stampata.

 

Il quotidiano superstite reca in sostanza due notizie che raccontano anche di due figure femminili, agli antipodi come generazioni, ma entrambe rappresentative. La prima è legata al rigurgito di vitalità del Pd di Novi che è riuscito ad allestire in questi giorni, dopo vent'anni, una propria festa dell'Unità. L'evento è dovuto, come spiega la segretaria Marina Rossi, a un intreccio di circostanze: l'aria che si respira anche a Novi sulla prossima scadenza elettorale e che fa del paese una sorta di area cuscinetto tra la zona nord, ormai convertita alla Lega, e il sud della provincia, ancora presidiato dal centro sinistra; l'apporto di un gruppo di qualche decina di giovani che hanno legato con la vecchia guardia e al cui sostegno è accorso il mitico simbolo delle rezdore delle feste popolari, l'ormai ottantenne Eola Papazzoni (nella foto); la voglia di riscattare la cocente sconfitta elettorale del 2017 che ha portato al potere una lista civica interrompendo il monopolio settantennale dell'asse Pci-Pds-Ds-Pd.

 

 

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