Carpi sui giornali. La app che accompagna le visite al Campo di Fossoli. Due proteste e un lutto

A giudicare dalle pagine carpigiane di Gazzetta e Carlino, la notizia del giorno è la messa a punto di una app, denominata “Campo Fossoli”, ulteriore motivo per ripiegare la testa sui display degli smartphone, questa volta per apprendimento. Ne parla la prima in un servizio di spalla e il secondo in apertura. La nuova applicazione permetterà ai visitatori dell'ex Campo non solo una conoscenza più approfondita della sua storia, ma anche di percorrere un itinerario emotivo di contatto empatico con alcuni punti in particolare – le cosiddette “tracce” – grazie ai racconti affidati alle voci di quanti nel campo sono transitati e hanno vissuto: ex deportati ormai quasi completamente scomparsi e con testimonianze recuperate dagli archivi; ex bambini di Nomadelfia; ex profughi giuliano-dalmati. Sono strati di storia, insieme a quello rappresentato dall'uso come campo per prigionieri di guerra alleati, che la app permetterà di conoscere, al di là di quanto possano dire le attuali strutture in disfacimento.

 

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