Carpi sui giornali. La tragica fine di Claudia Lepore, assassinata ai Caraibi. Il commosso ricordo di Mario Brani

La fine atroce della 59enne carpigiana Claudia Lepore, residente dal 2009 a Bavaro, località turistica delle Repubblica dominicana nei pressi di Punta Cana, si prende oggi due pagine nelle cronache provinciali del Resto del Carlino. E' stata trovata imbavagliata e legata, dopo aver subito violenza sessuale, riferisce il giornale, chiusa in un frigorifero probabilmente da tre giorni. L'efferato delitto avrebbe già un reo confesso, un uomo del posto incastrato da alcuni messaggi su what's app dove insisteva per ricevere il compenso dei 200 mila pesos che gli erano stati promessi. Da chi e per quali ragioni? Le indagini, spiegano le cronache del quotidiano, si concentrano sull'amica modenese della vittima, la modenese Ilaria Benati, con la quale Lepore aveva aperto un bed&breakfast nella località balneare, prima di entrare in conflitto di interesse con lei. Indagato è anche un altro italiano, Jacopo Capasso, immobiliarista anche lui residente a Bavaro. Il B&B "Villa Corazon” avviato con l'amica modenese era stato il punto d'arrivo della nuova pagina esistenziale che Claudia Lepore aveva deciso di aprire una decina di anni fa, dopo aver ceduto il bar Bel Ami di via Marx, a Carpi. Era stata una fuga nella natura e nella bellezza di un paradiso tropicale che ospita numerosi europei e italiani in particolare, una ricerca di felicità e tranquillità che si coglie nelle foto di Claudia Lepore approdate oggi sui giornali. Su quella pagina di spensieratezza, tuttavia, sarebbe calata l'ombra di qualche dissapore con l'amica. Fino alla decisione di separare i rispettivi percorsi, con l'addio al B&B e il tentativo di avviare un'altra attività, alternato alla ricorrente tentazione, come riferisce la sorella al Carlino, di rientrare definitivamente a Carpi, dove aveva peraltro soggiornato dal giugno al settembre dello scorso anno, anche a causa di qualche timore che Claudia Lepore le avrebbe confidato. Quello che si sa proviene soprattutto da un giornale digitale del posto, che parla di un delitto commissionato per entrare in possesso dei beni della vittima e delle reiterate proteste di innocenza da parte della sua ex socia, Ilaria Benati.

 

Le pagine locali di Gazzetta e Carlino sono invece in gran parte occupate dalla notizia della scomparsa dell'imprenditore Mario Brani, uno dei costruttori del decollo del tessile carpigiano con la sua Obc e con l'attività di import dalla Cina, nella quale rappresentò un autentico precursore. Entrambi i quotidiani ne ricostruiscono la vicenda imprenditoriale, avviata non ancora ventenne nel 1947 in aiuto alla mamma camiciaia  e allargatasi fino a fare della sua azienda uno dei maggiori fornitori di camicie e tessuti per la casa per la grande distribuzione. Amici e conoscenti ne ricordano oggi anche l'appassionato impegno civile e politico e l'amore per la sua città, sempre caratterizzati da un filo di humour che, sottolinea sulla Gazzetta la figlia Gisella, non gli è venuto a mancare neppure negli ultimi giorni all'ospedale.

 

A fondo pagina la Gazzetta riferisce dell'importante riconoscimento ottenuto dalla carpigiana Monica Medici, capogruppo dei Cinque Stelle in Consiglio, ma prima di tutto revisore dei conti ed esperta in diritto del lavoro, chiamata in questa veste a far parte del Collegio dei sindaci revisori dell'Istituto poligrafico della Zecca di Stato, ente che, come ricorda lei stessa, non provvede solo alla stampa di monete, ma al qual fa capo il processo di digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Sempre di spalla, la Gazzetta ricorda la scomparsa di Andrea Stermieri, bancario presso Unicredit, fratello 59enne del collega giornalista Fabrizio al quale la nostra redazione esprime tutta la propria commossa vicinanza.