Carpi sui giornali. Messaggio del Papa al Nazareno per il Festival abilità differenti. Una condanna per stupro

Ha ricevuto l'autorevole sostegno e incoraggiamento a proseguire da parte di papa Bergoglio, il Festival delle Abilità differenti in corso tra Carpi, Pavullo, Mirandola, Correggio e Bologna e la cui 25esima edizione si concluderà il 28 maggio. E' la notizia con cui apre oggi il Carlino, mentre la Gazzetta vi dedica la seconda delle sue due pagine carpigiane. La lettera del Pontefice, ricordano i due quotidiani, è stata recapitata a Sergio Zini,  presidente della coop Nazareno, promotrice della rassegna, dopo che il 25 febbraio scorso, nel corso di un'udienza in Vaticano con il concerto delle orchestre Scià Scià e della media Alberto Pio, papa Francesco aveva potuto informarsi sulla rassegna grazie a una raccolta di fotografie scattate durante le edizioni precedenti.

La prima apertura della Gazzetta è dedicata invece alla condanna a quattro anni e otto mesi inflitta ieri dal Tribunale di Modena a un 28enne, oggi residente nella Bassa, ma originario di Carpi imputato per la violenza commessa il 3 marzo 2022 su due studentesse irlandesi, a Modena per l'Erasmus. Uscite da un locale dove lo avevano conosciuto, le ragazze avevano accettato il passaggio offerto dal giovane che però, anziché dirigersi a casa loro, le ha condotte in una zona isolata di un'area di parcheggio dove si è consumata la violenza. Dopo la denuncia, riporta il giornale, le indagini della Procura sono arrivate al 28enne anche grazie a un incidente probatorio nel corso del quale le dichiarazioni delle due vittime sono state confermate da altre due ragazze in Erasmus a Modena come loro.

A fondo pagina, sempre la Gazzetta riferisce dell'esito della perizia di parte commissionata dalla difesa del camionista accusato di aver investito e ucciso il 45enne del Bangladesh Sayed Uddin l'8 novembre 2021 all'altezza della rotatoria di via Guastalla. La perizia, presentata ieri nell'udienza per il rito abbreviato, sostiene che il ciclista si trovava disgraziatamente in un angolo morto della rotatoria, invisibile cioè dal camion, per cui il conducente non avrebbe violato alcuna norma del Codice della Strada. L'incidente, dunque, sarebbe dovuto a una tragica fatalità. Si attende ora di capire se il giudice darà corso a una ulteriore perizia d'ufficio o avvierà il procedimento.