Carpi sui giornali. Operazione Blu Jo: Blumarine venduta, ma in mani carpigiane. Solidarietà per gli artisti del murale multato

L'operazione più importante mai avvenuta nel distretto tessile di Carpi con l'acquisto della griffe Blumarine, creata da Anna Molinari, da parte della Liu Jo di Marco Marchi, “sfonda” oggi le cronache locale per approdare a tutti i più importanti media nazionali. Il Carlino e la Gazzetta la estraggono dalla consueta pagina cittadina per farne il tema di apertura, rispettivamente, del fascicolo provinciale, ma con richiamo sul nazionale, mentre la Gazzetta la riporta come titolo principale della sua prima pagina. Sotto il profilo delle notizie non c'è molto di più di quello che è stato anticipato ieri: il cento per cento acquistato dopo mesi di trattative durante i quali Marchi è parso sempre possibilista, mentre Gianguido Tarabini smentiva categoricamente; il prezzo della transazione, aggirantesi sui venti milioni; il ruolo di ambasciatrice della griffe che è stato chiesto ad Anna Molinari; la soddisfazione e perfino il sollievo della fondatrice per la permanenza del marchio in mani italiane e addirittura carpigiane, in controtendenza rispetto all'occupazione francese del settore. In più affiora oggi la strategia di Marchi di fare di questa operazione la prima della nuova holding Eccellenze Italiane alla quale Marchi penserebbe come polo del meglio della moda nazionale in cui riunire tutto quello che non à finito ai vari Lvmh e Arnault che hanno acquistato finora tutto l'acquistabile in forza della loro potenza di fuoco finanziaria. Quanto all'occupazione, almeno al momento non dovrebbero esservi contraccolpi, ma informazioni più certe si avranno solo nei prossimi giorni. Di certo si sa che oggi Marco Marchi sarà in visita al quartier generale Blumarine.