Carpi sui giornali. Piano con l'ottimismo. Screening sierologici sul personale sanitario. Stefania Gasparini per il tessile

Il contagio rallenta, ma resiste; i malati si presentano in situazioni mediamente meno gravi, ma ci sono ancora; i decessi collocavano ieri il tasso di letalità, quello cioè rapportato al numero dei contagiati effettivamente testato al tampone, a un 8,4 che non è molto lontano dei picchi del 9,9 registrato a livello nazionale nei momenti più acuti della crisi epidemica. E c'è preoccupazione per la case di riposo, come quelle di Concordia e San Felice, dove si registrano diversi casi di contagio e numerosi decessi. Conclusione: fanno bene il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il commissario regionale ad acta, Sergio Venturi, ma anche il sindaco Alberto Bellelli, ad ammonire “guai abbassare la guardia”. E' il tenore dei servizi che anche oggi Gazzetta e Carlino all'emergenza virus, sottolineandone vari aspetti. Entrambi riprendono le considerazioni di Antonio Luciani, direttore del Pronto Soccorso del Policlinico, uno dei settori della sanità modenese sottoposti alla prova più dura, che collega il dato in crescita dei positivi (più 119 ieri) a Modena al maggior numero di tamponi effettuati che si dice convinto che si stia cominciando a intravedere la luce in fondo al tunne, quanto meno considerando la minor gravità dei casi che stanno arrivando alle strutture sanitari. Molto spazio riserva il Carlino all'avvio dei test sierologici sugli operatori sanitari: sono esami del sangue diretti ad accertare dalla presenza di determinati anticorpi nell'organismo se il paziente sia o no  venuto in contatto con il virus, restando immune. In caso negativo, il test verrà ripetuto dopo due settimane, mentre i positivi saranno sottoposti al test del tampone. In questo modo si conta di restituire alla socialità e al lavoro le persone che risultino immunizzate. E' stata per prima la Regione Emilia Romagna ad attivare la campagna per questo tipo di screening, evidentemente più rapido del test del tampone che verrebbe così ristretto a chi non risultasse immunizzato.

 

 

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