Carpi sui giornali. Spaccate in viale Ariosto. Bando ecommerce poco attrattivo. Separazioni da lockdown

Il direzionale all'imbocco dei viali Ariosto e Dallai è oggi al centro delle cronache per le spaccate subite nel week end da un esercizio al piano terra. E' il tema di apertura della pagina di Carpi della Gazzetta (oggi con un inserto per i 40 anni della testata) che si sofferma in particolare su un primo tentativo, infruttuoso, di sfondare venerdì notte la vetrina della pizzeria Civico Due, seguito da un secondo assalto la notte successiva, questa volta dal retro, con asportazione di prosciutti e moneta dalla cassa. Cinquemila euro i danni arrecati. Il quotidiano informa che anche un vicino bazar cinese e una pizzeria al taglio dall'altra parte di piazzale Dante hanno subito visite dai malviventi.

 

Il Carlino riprende la notizia del bando per domande di sostegno all'ideazione e gestione per un anno di una piattaforma di e-commerce al servizio della rete dei negozi al dettaglio. Al bando ha risposto una sola start-up correggese: un esito rivelatore della debolezza dell'iniziativa, secondo il segretario di Confcommercio che la definisce “un'Amazon carpigiana”, mentre avrebbe preferito incentivare i commercianti e si sarebbe atteso un maggior impegno nella comunicazione, mentre il responsabile di Confesercenti depone le armi della critica, limitandosi ad auspicare che la start-up che si è presentata possa svolgere un buon lavoro per i negozianti interessati all'e-commerce. Dal canto suo l'assessore Gasparini nega che si trattasse di un bando: era solo un invito a manifestare interesse per l'allestimento della piattaforma di e-commerce, con un sostegno di 7 mila euro.

 

Di taglio medio il quotidiano dà spazio all'avvocato matrimonialista Alessandra Selmi che racconta quanto lockdown e convivenze forzate stiano influendo sul numero di separazioni, al punto da indurla ad allestire una postazione per rilasciare in assoluta riservatezza consulenze on line. Fra i motivi di crisi elencati da Selmi, giocano la convivenza in ambienti domestici di dimensioni limitate e il peso della didattica a distanza sui figli. Qualche coppia, rivela Selmi, in crisi da tempo, magari non arriva alla separazione solo perché non può permettersi di sostenere le spese legali.