Carpi sui giornali. Vecchia stalla di Migliarina: De Nigris ne farà un'isola di verde. Barcaiuolo: a quando i lavori sulle camere ardenti?

L'antica stalla "Progresso” di Migliarina, passata poi alla proprietà Fertilcoop, inglobata nel consorzio Granterre come centro zootecnico "Le Valli”, è in condizioni di abbandono da diversi anni. La segnala, sulla mappa della campagna a nord ovest della frazione, un ammasso di cemento e un groviglio di travi di ferro che oggi Armando De Nigris, presidente dell'omonimo gruppo produttore di aceto balsamico industriale, ha deciso di acquistare, per farne una sorta di isola ecologica dove prevede di piantare almeno diecimila alberi. E' la notizia con cui la Gazzetta di oggi apre la propria pagina di Carpi, facendo risalire il piano dell'imprenditore al suo intento di beneficiare il territorio in chiave ambientale e in accordo con i programmi di sviluppo sostenibile delle pubbliche amministrazioni: si presume i piani di rimboschimento di Comune e Regione Emilia Romagna. Corollario importante: i materiali recuperati dalle demolizioni, annuncia De Nigris, verranno riutilizzati per nuovi interventi.

 

 

La notizia che la Gazzetta dà di spalla, ovvero la denuncia del consigliere regionale Michele Barcaiuolo di Fratelli d'Italia del ritardo dei lavori per le nuove camere ardenti, diventa l'apertura del Carlino di oggi, che vi dedica grande rilievo. Il consigliere ha presentato una interrogazione in Regione per conoscere i motivi per i quali un progetto approvato un anno fa, con lavori aggiudicati nell'agosto scorso, non sia ancora partito e non vi sia traccia di cantiere, quando si prevedeva l'ultimazione delle opere per la primavera di quest'anno. Il Comune, attraverso l'assessore Mariella Lugli, ha fatto sapere che l'opera è di competenza dell'Ausl, che al massimo può informare dello stato dell'opera, oltre a essere pronto a partecipare alle spese per una soluzione provvisoria, nel corso dei lavori. Quando inizieranno, ovviamente.

 

Due figure di Carpi affiorano nelle cronache provinciali dei due quotidiani. Il Carlino dà spazio a Marco Gasparini, presidente provinciale di Federmoda Cna, che denuncia la pesante crisi che affligge il settore tessile abbigliamento con un calo di ricavi nei primi nove mesi del 2020 – a livello regionale e per le imprese con meno di 20 dipendenti – del 28,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. Quello di Carpi, sottolinea sempre Gasparini, è il distretto che ha sofferto di più vista la discesa dei fatturati e dei redditi da lavoro fra il 20 e il 25 per cento. La Gazzetta si occupa invece del riconoscimento ottenuto dal reparto di Endocrinologia del Ramazzini, diretto dal dottor Giampaolo Papi, quale centro di riferimento nazionale per l'ablazione al laser dei noduli tiroidei. Sullo stesso giornale Carpi, tramite la società Artigiani Riuniti che vi ha sede dal 2011, viene sfiorata dall'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato all'emissione di 34 misure cautelari, tra cui quattro incarcerazioni, per reati che vanno dall'associazione a delinquere al riciclaggio e all'intestazione fittizia di beni, nonché all'emissione di fatture per operazioni inesistenti. L'inchiesta è partita dalla Toscana e si è estesa alla provincia di Modena e si impernia sulle figure dei fratelli Giuseppe e Raffaele Diana.